Contro la dermatite atopica è importante l’utilizzo quotidiano e costante di prodotti per reidratare la pelle, detergerla senza indebolirla e “ricementarla” dall’esterno.
Proteggere la barriera cutanea: è questa la prima strategia dermocosmetica e terapeutica per limitare gli effetti collaterali della dermatite atopica. Ovvero ridurre la secchezza della pelle e le manifestazioni ad essa associate, prima fra tutte un prurito intenso e la comparsa, recidivante e a fasi alterne di remissione e riacutizzazione, di lesioni rossastre e eczematose.
Una pelle difettosa
La pelle con dermatite atopica è delicata e irritabile a causa di un’alterazione della barriera cutanea la quale è responsabile della perdita di acqua dei tessuti dell’epidermide (Transepidermal Water Loss). La pelle si secca e la prima conseguenza è un minor effetto protettivo del film idrolipidico contro gli allergeni, batteri e agenti irritanti che hanno più facilità a superare le difese organiche e maggiore possibilità di svolgere la loro azione infiammatoria sulla cute, già indebolita.
La pelle tenta allora di autodifendersi attivando una duplice reazione:
- Da un lato un prurito eccessivo verso differenti stimoli allergizzanti favorito dall’aumento della sensibilità delle fibre nervose che governano la sensazione di pizzicore.
- Dall’altro una risposta immunitaria eccessiva agli allergeni che induce una grande produzione di citochine, ovvero di sostanze infiammatorie che aggravano il prurito e le diverse manifestazioni della dermatite atopica.
A questa condizione di infiammazione bisogna porre rimedio, occupandosi della pelle in maniera delicata ma profonda, ripristinando cioè l’equilibrio idrolipidico della cute.
Le soluzioni idratanti
L’uso di dermocosmetici specifici e mirati in base all’intensità del problema può fare davvero la differenza sulla storia della malattia. Essi infatti contribuiscono:
- Da un lato ad una azione di prevenzione contro le recidive o le riacutizzazioni delle manifestazioni.
- Dall’altro potenziano l’effetto terapeutico.
Ad oggi non esistono farmaci o trattamenti che curino in maniera risolutiva la dermatite atopica, che si avvantaggia invece di un trattamento combinato con prodotti idratanti, lenitivi ed emollienti, supportati laddove necessario (e solo dietro prescrizione medica) dal ricorso a famaci differenziati in base all’intensità della malattia e all’età del paziente.
Il dermocosmetico giusto
Non tutti i trattamenti cosmetici sono uguali per la pelle affetta da atopia. Sono, infatti, benefici i prodotti che possono svolgere un’azione antibatterica, che combatta cioè i possibili microrganismi che favoriscono l’insorgenza della dermatite, ma soprattutto in grado di controllare la perdita di acqua a tutto vantaggio dell’efficacia della barriera cutanea. Per compiere questa azione, i prodotti dedicati all’idratazione della pelle devono essere calmanti, ovvero devono essere privi di conservanti artificiali, allergeni e irritanti, parabeni, coloranti o profumi.
L’idratazione cutanea locale è fondamentale in qualsiasi stato di malattia, dalle forme lievi a quelle più gravi di dermatite atopica che meritano di essere trattate farmacologicamente, e va ripetuta più volte al giorno, almeno al mattino e alla sera.
Un “dolce” ammollo
Anche i lavaggi eccessivi ed effettuati con detergenti aggressivi possono danneggiare la pelle, seccandola. L’igiene personale corretta, in caso di dermatite atopica, deve essere rapida, tiepida e “oleosa”, ovvero con prodotti che abbiano un pH leggermente acido e che non siano troppo schiumosi: due caratteristiche che hanno effetti peggiorativi sul prurito e quindi sulla malattia.
I rimedi oltre l’idratazione
E’ importante non vanificare gli effetti di una buona e corretta idratazione con alcuni comportamenti sbagliati che possono rendere la pelle reattiva ad un contatto irritante. I consigli sono quelli di proteggerla indossando indumenti in cotone o lino e rinunciando alle fibre sintetiche che non la fanno respirare. In estate non esporre eccessivamente la pelle al sole, se non con le adeguate protezioni, al fine di coglierne solo i benefici ed evitando il rischio di bruciature e scottature o di sudorazione eccessiva, fattori che aggravano prurito e stato infiammatorio.
Infine è bene prestare attenzione anche a molti altri allergeni: tappeti, tende e moquette, ad esempio, in cui si annidanopolvere e acari e che possono favorire la ripresa della dermatite. Meglio arieggiare gli ambienti quando possibile e pulire le stanze con un dispositivo apposito che purifichi l’aria da sostanze inquinanti.
Risparmia con la corretta idratazione!
La gestione della dermatite atopica può incidere sensibilmente sul budget familiare, con una spesa annua che va dagli 800 euro per le forme lievi fino ai 2.200 per quelle gravi. Sono queste le più recenti stime economiche di uno studio pubblicato sul Journal Pediatric HealthCare che sottolineano ulteriormente l’importanza di prendersi adeguatamente cura della pelle, cosmeticamente e terapeuticamente, fin dalla comparsa delle prime lesioni con un risparmio sulla sofferenza pruriginosa e i costi diretti.