La presenza tra le mura domestiche di un animale è sicuramente uno stimolo alla crescita emotiva e psicologica dei bambini. Sono infatti i bambini coloro che traggono il maggior benefico dalla relazione con l’animale. Grazie a questa interazione, il bambino impara a rapportarsi con un essere vivente diverso da sé e a provare affetto verso il nuovo amico, un affetto diverso rispetto a quello che prova per il resto della famiglia.
Sebbene questa esperienza sia importante, nasconde delle insidie da un punto di vista allergologico. Sono frequenti infatti le allergie agli animali domestici, cioè alle proteine che si trovano nelle cellule di pelle, saliva o urina di questi animali.
L’allergene più insidioso è il Fel d1, allergene presente nella
saliva del gatto, sebbene non debbano essere sottovalutati anche quelli di cani, cavalli e roditori (forfore, saliva e peli).
Durante le operazioni di pulizia l’animale, leccandosi, sparge la saliva sul pelo, che da qui si volatilizza nell’ambiente. Si pensa che tutti i gatti possano produrre sostanze allergeniche, anche se le femmine ne producono meno.
PREVENZIONE
Come per le tutte le malattie allergiche, evitare l'allergene è sicuramente la terapia più efficace.
Tuttavia molte persone scoprono di essere allergiche soltanto dopo aver accolto in casa un animale domestico e l’idea di allontanare il nuovo amico spesso non è nemmeno pensabile.
È possibile comunque ridurre i sintomi con le seguenti misure preventive:
• Bagni frequenti (ogni due settimane), pulizia regolare del mantello con un panno inumidito potrebbero ridurre notevolmente le reazioni.
• Indispensabile eliminare i parassiti esterni dell’animale, onde evitare che col grattarsi diffonda un quantitativo maggiore di allergeni o di forfora.
• Nel limite del possibile, tenere l’animale fuori dall’abitazione.
• Tenere l’animale fuori dalle camere da letto.
• Lavarsi le mani dopo ogni contatto con l’animale.
• Passare gli abiti con gli appositi rotoli adesivi (non spazzolarli).
• Delegare ad altri membri della famiglia la pulizia degli spazi in cui l’animale dorme e mangia.
• Utilizzare rivestimenti lavabili per mobili imbottiti e sedie.
• Eliminare tappeti e altri elementi che possano riempirsi di polvere.
• Passare tutti i giorni lo straccio sui pavimenti.
Nonostante questi accorgimenti, l’allergene rimane. Il pelo animale si diffonde in tutto l'appartamento, attaccandosi ad abiti e altri tessili.
Prima di accogliere tra le mura domestiche un animale con il pelo o le piume, le persone allergiche dovrebbero tenere presente che potrebbero risultare allergiche all'animale stesso, con tutte le conseguenze del caso (terapia costante o rinuncia all'animale).